"Una lezione da imparare": come il Portogallo ha risanato le sue finanze pubbliche mentre la Francia stava affondando

Mentre la Francia fatica a controllare le proprie finanze pubbliche , il Portogallo si prepara a registrare un surplus di bilancio per il secondo anno consecutivo nel 2025. Un netto contrasto tra due Paesi che quindici anni fa erano paragonabili.
L'ultima volta che le finanze pubbliche francesi sono state in attivo è stato il 1974. Un anno simbolico: è stato anche l'anno della nascita della democrazia in Portogallo. Da allora, entrambi i paesi hanno registrato una serie di deficit. Ma Lisbona è riuscita a ribaltare la situazione.
Risultato: si prevede che il debito pubblico portoghese scenderà dal 94% del PIL all'88% in tre anni, mentre il debito francese supererà il 115%. Una conseguenza diretta: il Portogallo ora ottiene prestiti sui mercati finanziari a un prezzo più basso rispetto alla Francia.
Nel 2010, nel pieno della crisi dell'eurozona, il deficit del Portogallo raggiunse il 9% del PIL, il doppio di quello attuale della Francia. Il governo di destra attuò allora una terapia d'urto:
- Massicce privatizzazioni, in particolare della "EDF portoghese" e di diverse banche pubbliche.
- Aumento dell'IVA e dell'imposta sul reddito.
- Riduzione del numero dei dipendenti pubblici.
Quando la sinistra tornò al potere nel 2015, aumentò ulteriormente le tasse sui redditi più alti. Il Paese stava attraversando anni molto difficili: calo dell'attività, calo dei salari e riduzione del potere d'acquisto di 2.000-3.000 euro all'anno per molti portoghesi.
Ma questi sacrifici alla fine hanno dato i loro frutti. A partire dal 2017, il Paese è entrato in quello che la stampa ha definito il "miracolo portoghese". Le riforme strutturali, unite a una politica di attrattività, hanno rilanciato l'economia: le aziende straniere si sono riversate sul mercato, attratte dal salario minimo più basso d'Europa.
Turisti e residenti stranieri si stabilirono in gran numero e il paese si modernizzò. Furono distrutti posti di lavoro nell'agricoltura e nell'edilizia, ma ne furono creati altri nel turismo, nel commercio, nei servizi e nella pubblica amministrazione. Di conseguenza, si prevedeva che la crescita del Portogallo avrebbe raggiunto il 2% nel 2025, il doppio di quella della Francia. Il paese aumentò le pensioni e abbassò le tasse.
Due lezioni per Parigi. Lezione uno: le politiche coraggiose danno i loro frutti. Nel periodo considerato, il reddito medio dei portoghesi è aumentato più di quello dei francesi. Lezione due: l'attuale governo portoghese di centro-destra non ha la maggioranza assoluta in Parlamento. La dimostrazione che un Paese può essere risollevato anche senza una maggioranza stabile, a patto che se ne dispongano i mezzi. "Una lezione da imparare dai nostri amici portoghesi", conclude Emmanuel Lechypre.
RMC